Sintesi del verbale del
Consiglio Pastorale Parrocchiale
del 3 febbraio 2010

"Ho percorso la via dei tuoi comandi e tu hai dilatato il mio cuore"
(Sal 118)

Tutta la nostra Comunità è chiamata a crescere e ad educarsi al gratuito, in modo che le attenzioni di carità non siano delegate a qualcuno o siano espressione di uno spicchio di generosità, bensì diventino il cuore pulsante in quanto dono dell'incontro con Cristo. "In questo sta l'amore: non siamo noi ad aver amato Dio, ma è Lui che ha amato noi" (1Gv 4,10). La radice del nostro amore è l'amore di Cristo: "Caritas Christi urget nos". Come primo passo è necessario educarci come singola persona, per dar spazio a Colui che ci ha amato per primo. E' urgente mettere in moto tutta la Comunità per suscitare le motivazioni al servizio, per coinvolgere e per testimoniare concretamente l'amore come pura gratuità. Ecco che il "fare" ha lo scopo di "comprendere". Si propone la formazione di un'equipe deputata a mettere a fuoco priorità, metodi, punti di convergenza, progetti mirati e proposte ampie, con un ruolo di ponte e di mediazione diretta con le diverse realtà caritative presenti nella nostra Comunità. E' un agire assieme, in sintonia, per educarci al gratuito come Comunità.

In questo percorso si innesta il prossimo cammino della quaresima, che con la forza della preghiera, del digiuno e della carità ci educa a seguire Cristo. Tutti siamo chiamati ad accogliere le proposte comunitarie di catechesi e di preghiera. Tutti i venerdì di quaresima la nostra chiesa resterà aperta dalle 12.30 alle 14, si potrà così sostituire il pranzo con un tempo di preghiera.

In sintesi seguono le attenzioni e i suggerimenti emersi per concretizzare il cammino di educazione al gratuito della nostra Comunità. In primo luogo il servizio al gratuito deve divenire un metodo di lavoro, in tal modo "un mese all'anno di servizio" potrebbe diventare una tappa educativa per tutti; ogni servizio è bello se viene vissuto in prima persona. L'incontro tra persone innamorate di Cristo può far fiorire nuove idee e nuove modalità operative. E' possibile educare al gratuito l'intera Comunità passando attraverso attenzioni specifiche. E' necessario darsi ritmi e spazi precisi per dare il tempo, specie ai giovani, di accogliere e gustare le diverse proposte in vista di una adesione stabile. E' molto importante l'azione corale, tutti si devono sentire coinvolti condividendo modalità operative e obiettivi. I tempi di verifica e criteri di valutazione diventano strumenti preziosi di questo cammino. La condivisione di una parte del proprio tempo libero è il primo segno, anche limitato nel tempo: vieni e prova!. La fedeltà e la continuità del gesto diventano poi sorgente di novità.

Non deve essere trascurata la dimensione culturale capace di cambiare stili di vita, e agevolare l'integrazione, il rispetto, la solidarietà fra persone; diventa così possibile interessarsi in maniera capillare anche dei bisogni più urgenti e concreti, imparando la condivisione. Dobbiamo imparare il dialogo, il colloquio, la comprensione e l'ascolto. Esiste un egoismo strisciante che impedisce di donarsi agli altri, di aprirsi e di condividere. Lo sguardo globale sulle diverse attività della Comunità è molto importante al fine di evitare pericolose sovrapposizioni e moltiplicazione di impegni, stabilendo priorità, andando al cuore delle iniziative. E' importante offrire la possibilità di "impegni a progetto" capaci di coinvolgere anche quei giovani, che a causa dei diversi impegni, hanno una disponibilità limitata di tempo. Sottolineare sempre la finalità di ogni iniziativa, perché il conoscere l'obiettivo è sempre un volano molto stimolante. C'è da pensare d'organizzare qualche "evento" importante, come un concerto/musical, capace di coinvolgere, di riavvicinare persone, avendo in contemporanea come obiettivo la raccolta mirata di fondi. Può rivelarsi molto utile diffondere e far conoscere, mediante filmati, le diverse realtà esistenti nella nostra Comunità.

Si conferma perciò il ruolo importante di riferimento, di coordinamento organizzativo e di progettualità da affidare all'"equipe sull'educazione al gratuito" che verrà costituita entro il prossimo mese di marzo riunendo alcuni educatori e alcuni volontari. Sarà operativa al più presto in modo da individuare già prima dell'estate le attenzioni prioritarie da proporre al Consiglio Pastorale Parrocchiale e da avviare nell'immediato.

Uno sguardo alla fine dell'incontro è stato riservato alla "fabbrica" della nostra chiesa, che dal lontano 1858, sta sfidando lo scorrere del tempo e le recenti aggressioni dell'inquinamento; questo lungo cammino, come rilevato da recenti sopralluoghi, ha reso necessari degli interventi di restauro conservativo che saranno presentati più diffusamente nel prossimo Consiglio.