Letture bibliche per il rito nuziale

 

 

 

Si riporta l’elenco delle letture bibliche che il Rito del matrimonio indica come opportune per la celebrazione. Per ciascuna di esse si dà una breve spiegazione (tratta da     L. Della Torre, In coppia verso il matrimonio, Ed. Paoline), che non pretende esaudire tutti i messaggi del testo ma cerca di mostrare come esso può essere interpretato in rapporto all’evento nuziale.

Cliccando sopra il riferimento su può aprire una finestra con il testo della lettura (e il suo eventuale salmo responsoriale).

 

Letture dell’Antico Testamento

 

 

Genesi 1,26-28.31a: la decisione di Dio riguarda l’uomo come persona umana, e si attua concretamente nella coppia: maschio e femmina; l’immagine divina riflette compiutamente nella coppia unita; alla coppia umana è data la benedizione che la rende feconda e le affida il compito di trasformare la terra perché sia abitabile.

 

Genesi 2,18-24: in questo secondo racconto si mette in evidenza la solitudine dell’uomo che ricerca un aiuto simile a lui; questo gli è donato nella donna, in cui l’uomo riconosce un essere che gli può stare davanti perché della sua medesima natura; «essa sarà chiamata ishsha perché tratta da ish»: l’uomo e la donna sono versione maschile e femminile dell’unica realtà umana; nel matrimonio essi diventano «una sola carne»: una unica persona.

 

Genesi 24,48-51.58-67: il servo inviato a cerare la sposa per Isacco benedice il Signore; i genitori di Rebecca riconoscono che questo matrimonio è nella volontà di Dio.

 

Tobia 7,9-10.11-17: un matrimonio verso il quale gli sposi sono stati condotti attraverso vicende nelle quali essi riconoscono la volontà di Dio.

 

Tobia 8,5-10: la vita matrimoniale di Tobia e Sara inizia con una preghiera nella quale si riconosce e accetta il progetto divino sul matrimonio.

 

Cantico dei Cantici 2,8-10.14.16; 8,6-7: un dialogo delicato e appassionato fra due innamorati reca nell’assemblea l’annuncio di un amore che sfida la morte.

 

Siracide 26,1-4.16-21: elogio della donna virtuosa che rende felice il marito.

 

Geremia 31,31-34: la nuova alleanza (più intima e profonda di quella antica) fra Dio e il suo popolo diventa simbolo dell’alleanza nuziale che si stabilisce fra gli sposi: non legame giuridico ma unione di cuori e volontà.

 

 

Letture del Nuovo Testamento

  

Romani 8,31-35,37-39: dopo le prove d’amore date da Dio in Gesù Cristo, come temere di essere sottratti a questo amore? Così gli sposi, uniti nell’amore divino per il vincolo sacerdotale, affrontano la loro nuova vita con fiducia.

 

Romani 12,1-2.9-18: il culto che Dio gradisce è l’esistenza stessa vissuta nella conversione alla sua parola e nell’adempimento della sua volontà; i consigli di vita dati alla comunità cristiana sono validi anche per la famiglia.

 

1 Corinzi 6,13-15.17-20: i cristiani, e in questo caso gli sposi, sono esortati a glorificare Dio nel loro corpo perché essi sono membri di Cristo.

 

1 Corinzi 12,31-13,8: quali sono le doti che gli sposi vogliono trovare l’uno nell’altro? Questa esortazione a cercare la via migliore, l’amore, è l’augurio più desiderato.

 

Efesini 5,2.21-33: stabilito il principio generale che regola i rapporti fra i cristiani — «siate sottomessi gli uni agli altri a causa del rispetto che dovete avere per Cristo» — l’apostolo Paolo lo applica agli sposi; egli usa un linguaggio consueto al suo tempo («il marito è capo della moglie») ma di fatto rinnova i rapporti fra i coniugi: guardando a ciò che ha fatto Cristo per la sua Chiesa e alla devota fedeltà di questa al suo Signore, gli sposi cristiani hanno il modello delle loro reciproche relazioni.

 

Colossesi 3,12-17: le esortazioni ai cristiani per la loro vita di comunità — accordo, pazienza, ascolto della parola di Cristo, preghiera gioiosa e riconoscente — diventano auguri e impegni per gli sposi.

 

1 Pietro 2,11; 3,1-9: consigli alle mogli e ai mariti perché vivano nell’amore che il Signore Gesù dona loro, con la ricerca di ciò che è essenziale, con attenzione reciproca, con amore delicato e tenero, in preghiera comune.

 

1 Giovanni 3,18-24: la vita cristiana è dimorare nell’amore di Dio, con fiduciosa sicurezza e con fedeltà ai suoi comandamenti: gli sposi cristiani sperimentano questa presenza rassicurante del Signore nel loro reciproco amore.

 

1 Giovanni 4,7-12: Dio nel suo amore per noi ha preso l’iniziativa, dandoci il suo Figlio per il perdono dei peccati; gli sposi cristiani si amano di questo amore che previene e perdona.

 

Apocalisse 19,1.5-9: nella liturgia del cielo — contemplata dallo scrittore di questo libro di «rivelazione» — vi è festa solenne per le nozze di Gesù, l’Agnello, con l’umanità redenta; il matrimonio dei cristiani è partecipazione gioiosa a questa festosità nuziale della salvezza.

 

 

Vangeli

 

 

Matteo 5,1-12: le beatitudini evangeliche — annuncio e promessa di vita nuova per i discepoli di Gesù — sono augurio e impegno per gli sposi cristiani.

 

Matteo 5,13-16: il matrimonio unisce pubblicamente due cristiani diventati maturi; la loro vita comune, che esalta le loro capacità di donazione, deve essere punto di riferimento per gli altri.

 

Matteo 7,21.24-29: una casa regge se ha fondamenta solide; una famiglia perdura se si fonda sulla pratica delle parole di Gesù.

 

Matteo 19,3-6: Gesù richiama il principio biblico dei «due in una sola carne» per rispondere a una domanda sul divorzio; l’indissolubilità è annuncio e dono del Signore agli sposi credenti.

 

Matteo 22,35-40: il comandamento che fonda l’esistenza nell’amore, verso Dio e verso il prossimo, è il legame più valido fra gli sposi.

 

Marco 10,6-9: il vincolo matrimoniale indissolubile corrisponde a una decisione di Io che congiunge gli sposi nell’atto delle loro nozze.

 

Giovanni 2,1-11: Gesù compie il primo «segno» e manifesta la sua potenza in un banchetto nuziale perché non venga meno la festa per gli sposi; ancora oggi egli aiuta gli sposi a «trasformare» la realtà quotidiana da banale in saporosa.

 

Giovanni 15,9-12: l’amore fra sposi cristiani partecipa dell’amore di Cristo: essi si amano come lui li ha amati; per questo essi assaporano la gioia che Gesù stesso dona.

 

Giovanni 15,12-16: l’amore fra gli sposi cristiani ha le caratteristiche dell’amore di Gesù: dono di sé fino a dare la vita e comunicazione amicale senza riserve.

 

Giovanni 17,20-26: la preghiera sacerdotale di Gesù per i suoi discepoli avvolge gli sposi cristiani nel giorno del loro matrimonio, perché sappiano essere sempre in quell’amore unificante che egli ci rivela e ci dona.