Ci siamo!
Sono arrivati i giorni della Sagra.
La parola stessa ("Sagra"
deriva da "sacra") ricorda che questo appuntamento dove trionfano
pastasciutta, musica, polenta, costicine e un buon bicchiere di "rosso"
è frutto di qualcosa di "sacro", di qualcosa
che fa riferimento a Dio, a Gesù.
Tutto nasce dal desiderio di una comunità cristiana di far festa, di far festa a Gesù e ai santi. La nostra parrocchia è in festa per la testimonianza cristiana resa dai martiri Gervasio e Protasio, nostri patroni, santi di origine lombarda, ricordati il 19 giugno.
Abbiamo anche raccolto una breve biografia di questi martiri e della storia della nostra chiesa che arricchisce le pagine dell'opuscolo di presentazione alla Sagra.
La festa per i Santi patroni diventa la Festa di tutta una comunità che desidera seguire il Signore e desidera dedicare tempo, luoghi e modalità per incontrarsi, condividere una cena, passare alcune serate in serenità conoscendo volti nuovi.
È l'occasione per presentare a tutti i bisogni vecchi e nuovi della vita della comunità e chiedere a tutti un aiuto, di qualsiasi tipo. Competenze, tempo, passione, denaro: tutto va raccolto per mettere al servizio del Vangelo "i beni" della famiglia di famiglie che è la comunità cristiana.
Tutto va poi ridistribuito per sostenere la cura dell'Evangelizzazione, l'efficacia e la verità della Carità, la bellezza della Liturgia.
È un momento in cui è possibile donare parte del proprio tempo e delle proprie competenze per preparare e realizzare un'iniziativa che raccoglie tante persone da tutto il territorio per motivi anche diversi ma con la comune disponibilità a passare un po' tempo dialogando e mangiando in allegria.
La comunità che prepara e realizza questo appuntamento trova poi nella Santa Eucaristia per i Santi Patroni (o in quella della Domenica) la sorgente che motiva tutto l'impegno necessario per organizzare una realtà così articolata e complessa.
La gioia e la passione per affrontare una fatica del genere a servizio di chiunque può sgorgare unicamente dall'esperienza di avere incontrato in Cristo e nel suo Vangelo la bellezza e il senso della vita. Una Vita capace di sconfiggere anche la morte perché spezzata come il pane. Una Vita capace di sconfiggere la solitudine perché pronta a vivere nella Chiesa e nella famiglia la misericordia e la pazienza dei tempi di Dio. Una Vita capace di sconfiggere la disperazione perché sempre pronta a tendere la mano e ad accorgersi che altri la stanno offrendo.
Un grande Grazie a tutti coloro che hanno dato e stanno dando, tempo e competenza, muscoli e idee, passione e pazienza.
Un grande Grazie a tutti coloro che parteciperanno alla nostra sagra seduti ad un tavolo, felici per un po' di musica, allegri per qualche gioco in compagnia.
La "Sagra" si conclude anche con un "ricavo". È un ricavo che va scritto con tanti colori. Le entrate quantificabili in denaro quest'anno saranno tutte orientate alla ristrutturazione della Sala del Lux per rinnovare questo prezioso luogo di incontro. Ci sono anche delle entrate non quantificabili in denaro e sono tutti i volti che incontreremo in questi giorni alla Sagra di qua o di là dei banconi.
È il tesoro più bello e impagabile. È la gioia della nostra comunità cristiana di essersi fatta strumento di incontro semplice e sereno, per tutti. È la gioia di aver mostrato tra una costicina e uno spritz i tratti del volto umano di Cristo, il Figlio di Dio nato da Maria.
Buona Sagra a tutti!
Don Danilo Barlese
© Parrocchia di Carpenedo - Mestre (VE)