Il Gruppo Missioni incontra don Paolo Ferrazzo, direttore dell'Ufficio Missionario diocesano
Cari amici,
nell'incontro di lunedì 9 novembre 2009 abbiamo conosciuto don Paolo Ferrazzo,
direttore dell'Ufficio per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese della
Diocesi di Venezia, che ci ha portato in una dimensione ampia e aperta
della missione alla solidarietà della nostra parrocchia, e nello specifico,
del nostro Gruppo Adozioni.
Ci ha fatto riflettere su come la missione si leghi alla carità cristiana,
solo quando parla con i gesti, il linguaggio e il cuore di Gesù. Se dono,
se ascolto, se accolgo, se parlo, io credente devo propormi al prossimo con
l'animo e la sensibilità di Gesù. Non aiuto qualcuno per sentirmi la
coscienza a posto e in pace con la società. Non mi mostro generoso per
avere il plauso degli altri. Non mi dichiaro cristiano per ottenere
consensi e meriti. Ma offro me stesso e non qualcosa, per esprimere ciò che
sono e non ciò che possiedo, con i miei pregi e i miei difetti, secondo le
mie capacità. Pensiamo ad esempio come ogni minuto della sua vita Madre
Teresa di Calcutta l'abbia concepito come un dono e un ringraziamento a
Dio. Così è pure per i sacerdoti, le suore e i laici che operano nel mondo
come testimoni di Cristo. Don Paolo ci ha raccontato l'episodio di un prete
recatosi in un povero villaggio dell'entroterra brasiliano, che ha
cominciato a narrare di Gesù e alla fine della conversazione, mentre stava
per rimettersi in cammino, bambini e adulti del villaggio gli hanno detto:
"Resta con noi, parlaci ancora". Ci ricordano niente queste parole?
"Signore non te ne andare, resta qui con noi". Forse a volte le pronunciamo
anche noi.
Don Paolo ci ha presentato la missione come un connubio tra: conoscenza,
cooperazione, formazione. In un mondo in continua trasformazione e rapida
evoluzione anche il cristiano deve sapere, capire e intervenire
adeguatamente. L'ignoranza e la pigrizia non portano frutti, avviliscono
gli animi e ci rendono banali e superficiali. Per supportarci nella
crescita missionaria la Diocesi di Venezia richiama tutte le persone attive
nella solidarietà, e non solo, a spingersi oltre il proprio bell'orticello
e il proprio buon operato, per comunicare e condividere la propria
esperienza. Ci offre gli strumenti per metterci in connessione tra
cristiani e parrocchie: il settimanale Gente Veneta, incontri-confronti,
corsi formativi sulla missionarietà, il sito internet dell'Ufficio
Missionario. Per partecipare a questa rete di scambio e condivisione
bisogna però essere persone competenti e preparate. È per questo che don
Paolo, si fa portavoce del cardinal Angelo Scola, quando raccomanda al
credente di disporsi nella volontà di conoscere il territorio e cioè se
stesso, gli altri e i fatti che lo circondano; di cooperare e cioè
collaborare con le chiese locali e quelle disseminate nel mondo; di
formarsi, perché la cultura e il sapere aprono la mente e danno una base
solida all'azione.
Se vi ricordate, alla riunione della carità con il patriarca Scola nella
parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio a Carpenedo, avevamo espresso il
nostro disagio nel sentirci isolati e poco inseriti nella Chiesa Veneziana.
Ora la Diocesi ci offre gli strumenti per affacciarci in un contesto più
articolato, di condividere le nostre esperienze e disporre delle nostre
attitudini con altre realtà ecclesiali, che come noi sono desiderose di
conoscere e imparare. Sta ora a noi cogliere e saper sfruttare
quest'opportunità.
Poniamo il primo tassello di questo progetto d'interazione tra realtà
solidali nell'area diocesana invitando altre testimonianze della carità
all'assemblea annuale di tutte le "famiglie adottive" del nostro Gruppo
Missioni Terzo Mondo, indetta nei giorni di venerdì 11 alle ore 20.30 e
sabato 12 dicembre alle ore 15 in patronato sala Giovanni Paolo II.
Un grazie caloroso a chi di voi accoglie il nostro invito.
Per Il Gruppo Missioni, Marta
Per informazioni sulle attività visitate il sito del
Gruppo Missioni Terzo Mondo.
© Parrocchia di Carpenedo - Mestre (VE)