I nostri scout aiutano gli alluvionati
L'ondata di maltempo che ha colpito il nostro Veneto la scorsa settimana ha lasciato uno strascico pesante di danni e sofferenza per migliaia di famiglie colpite dalle inondazioni nel vicentino e nel padovano. Vigili del fuoco, esercito e protezione civile si stanno tuttora adoperando con i loro potenti mezzi per cercare di liberare i paesi ancora sommersi dall'acqua. La catena di solidarietà ha coinvolto anche migliaia di giovani volontari e semplici cittadini che hanno voluto dedicare il fine settimana per dare il loro contributo e il loro sostegno alle persone colpite da questa calamità.
All'insegna del nostro motto "Estote parati", anche noi capi scout, rover e scolte, indossati stivali ai piedi, guanti da lavoro e pronti a sporcarsi le mani (e non solo) di fango, siamo stati chiamati a svuotare garage, ripulire abitazioni irriconoscibili, smantellare mobili ed arredamenti ormai compromessi lasciando per le vie della città uno scenario desolante e che lascia senza parole.
Abbiamo incontrato volti e vite di persone abbattuti, storie di aziende e fabbriche azzerate, paesi e campi cancellati, ma ciò che più ci ha colpito è stata la grande compostezza, la dignità e la voglia di ricominciare delle persone che abbiamo incrociato.
L'emergenza purtroppo non è esaurita in questi due giorni, sono ancora migliaia gli sfollati che trovano alloggio e assistenza in strutture comunali o presso parenti e amici che li ospitano, in attesa che le loro abitazioni siano sgomberate dall'acqua ancora presente nel territorio, soprattutto nei comuni di Bovolenta, Ronchi e Casalserugo.
Carlo e Davide
© Parrocchia di Carpenedo - Mestre (VE)